Bacardi

Quando: after dinner
Dove: in una coppetta da cocktail

Ingredienti

  • 1/10 di sciroppo di granatina
  • 3/10 di succo di limone Limmi
  • 6/10 di Rum bianco

Preparazione

Mettete alcuni cubetti di ghiaccio nello shaker e aggiungete gli ingredienti. Agitate bene per 6 secondi e versate nel bicchiere ben freddo. Ghiacciatelo nel freezer per almeno 15 minuti e servite.
La coppetta da cocktail è quella che solitamente si utilizza per il “Martini” o gli short drink da 60 cc. Dovrebbe sempre essere ben ghiacciata prima di servire i vostri drink.

Lo sapevate che…?

L’origine del cocktail pare sia molto antica e alcuni sostengono che è proprio dall’Italia che il cocktail si è trasferito in Francia, in Inghilterra e in America. E il limone, come ingrediente, aroma o decorazione, è un componente quasi sempre presente se non indispensabile (come nei cocktail cosiddetti sour, aspri).
Il cocktail è una bevanda composta da due o più liquori, mescolati oppure agitati (shekerati). Letteralmente in italiano il cocktail sarebbe una “coda di gallo” (dall’inglese cock, gallo, e tail, coda).
Il temine rimanda forse agli strati di colore che formavano i diversi ingredienti, oppure alla ricchezza delle decorazioni con cui questi drink venivano e vengono serviti: fette di limone o altra frutta, foglie, fiori e altre decorazioni colorate.

Infatti il cocktail potrebbe derivare anche dall’inglese cock ale, cioè “birra del gallo”, una bevanda che nel 1700 si faceva bere ai galli da combattimento e che poi bevevano gli stessi scommettitori vincenti: la bevanda era decorata con penne di coda di gallo, presenti in numero variabile in base al numero degli ingredienti…

Invece, secondo i racconti dei marinai inglesi, gli antichi Maya, offrivano agli dei (per accattivarsene il favore) miscele alcoliche che erano soliti mescolare con un lungo cucchiaio denominato “coda di gallo”. E un’altra leggenda legata a quei luoghi parla di un giovane di origine Maya che, per sposare la figlia di un uomo potente del Campeche nel Golfo del Messico, offrì un filtro propiziatore ai genitori i quali, entusiasti, gli concessoro la mano della figlia. La giovane pare si chiamasse, per l’appunto, “Cochtil”!